Forum di ExNovo - Archeologi e Società

NUOVA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE, ovvero........come recupero un anno di vita

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Tommaso Magliaro
view post Posted on 26/2/2008, 17:40




Alla Scuola si accede previo concorso di ammissione, per esame e per titoli, col titolo di laurea di secondo livello (300 CFU). Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola i laureati dei corsi di laurea specialistica in Archeologia (2/S), che abbiano conseguito un minimo di 90 CFU nei settori disciplinari dell’Ambito caratterizzante.
Sono equiparati alla suddetta Laurea specialistica i Diplomi di laurea di vecchio ordinamento in:
Lettere, Lingue e Civiltà Orientali, Conservazione dei Beni Culturali, Storia e Conservazione dei Beni Culturali (vedi il D.I. del 05.05.2004, pubblicato nella G.U. n. 196 del 21.08.2004, relativo alle equiparazioni dei diplomi di laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche (LS), ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici).

http://w3.uniroma1.it/archeologia/Scuole%2...a.2007-2008.pdf

Questo è uno degli articoli che compongono il MANIFESTO DEGLI STUDI della nuova scuola di specializzazione, strutturata ed ideata per i laureati (magistrali o specialistici) del N.O. dall'Università di Roma La Sapienza.
Una delle migliori letture che ho mai fatto in vita mia, una lettura che mi fa sentire giovane, no anzi....più giovane. Più giovane di un anno preciso.
Mi chiederete perchè?
Perchè nel mio caso specifico (sto per laurearmi con il caro vecchio ordinamento, quello da 4 anni secondo lo statuto e facendo gli scongiuri).
Oggi la mia laurea viene equiparata, in tutto e per tutto, a quella magistrale o specialistica!
C'è solo un piccolo problema (ma non per me!).
Il nuovo statuto universitario prevede una durata quinquennale per i nuovi corsi di laurea.
Ora per chi non lo sapesse, la durata del corso universitario sommata a quella della scuola di specializzazione deve essere precisamente di 7 anni, per rientrare anche in quegli standards europei che ormai ci sono tanto cari e dai quali non riusciamo a staccarci (ma questo è un altro discorso).
La magia appena effettuata prevede che io (e con me tutti quelli nella mia situazione) recuperi un anno sia sui vecchi laureati (4 anni) che hanno fatto la specializzazione "old style" (3 anni), che sui nuovi laureati (3+2) che faranno il corso di specializzazione con me (2 anni).

E c'è pure gente che si lamenta.....io non capisco il perchè?
Si, è vero, pago molto ogni anno, ma ogni 10 di servizio me ne levano 1!


Edited by Tommaso Magliaro - 26/2/2008, 18:06
 
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Giulio Galluzzi
view post Posted on 27/2/2008, 01:11




MA QUELLI DEL VECCHIO COME FARANNO A RIENTRARE NEGLI STANDARD ITALIANI? (ALTRO CHE COMUNITARII) CIOE' VERAMENTE ESISTERA' UN INTERREGNO DI SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DI DUE ANNI PER GLI ULTIMI FRUITORI DEL V. O.???
 
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Tommaso Magliaro
view post Posted on 27/2/2008, 09:58




Così sembra trasparire dal Manifesto degli Studi della Scuola di Specializzazione di quest'anno. Almeno a Roma.
Non so nelle altre università dove è presente una scuola di specializzazione.
Magari chi vive e frequenta altre università può farci sapere la situazione come è.
 
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LauraSò
view post Posted on 17/3/2008, 08:42




Salve a tutti.
Vorrei fare una precisazione e una provocazione.
Le scuole di specializzazione in Archeologia e/o in Beni Archeologicici esistono solo in Italia e in buona parte dei concorsi pubblici sono equipollenti al Dottorato di Ricerca (questo esiste in tutta Europa!).
Mi son sempre chiesta:vale la pena spendere tanti soldi e tante energie per sostenere nuovamente esami già sostenuti e per stare parcheggiati per altri 2 o 3 anni all'Università (Roma obbliga persino la frequenza delle lezioni!), sapendo che dopo le possibilità sono sempre le stesse?O meglio fin quanto dovrebbe durare il cursus honorum archeologico?Mah...io inizierei a boicottare le scuole di specializzazione.
Le onerose tasse pagano le docenze a contratto e il titolo finale non è assolutamente competitivo nel mondo del lavoro, nè tantomeno ha un valore riconosciuto negli altri stati membri!
 
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Tommaso Magliaro
view post Posted on 17/3/2008, 17:56




Ciao e benvenuta sul forum.
Finalmente qualcuno che la pensa così sulla scuola....( a dire il vero lo pensano in tanti, ma fino ad ora solo tu l'hai scritto)

Io credo che al di là di un boicottaggio, bisognerebbe ripensare la scuola di specializzazione, cercando di attribuire un effettivo valore alla parole scuola e specializzazione.
Per come è strutturata oggi, la trovo inutile.
Il secondo piano del parcheggio per i giovani (ormai non più tali) all'interno dell'università.
Credo che serabbe molto utile, se invece, fosse organizzata per specializzare un professionista già formato alla fine del suo corso universitario, nel campo che più ritiene opportuno.
A questo proposito, ti suggerisco di leggere gli atti del convegno, organizzato dalla Confederazione Italiana Archeologi, nel 2006 proprio a Roma La Sapienza, dal titolo LA LAUREA DEVE FARE L'ARCHEOLOGO.

Le tamatiche trattate partono proprio da questo presupposto.
Perchè la laurea è professionalizzante per molte discipline e lavori e non lo è per gli archeologi, i quali abbisognano di tre anni aggiuntivi per professarsi tali? (ormai due)

Perchè nel momento professionale in cui una persona esce dall'università e cerca di cominciare a lavorare deve inventarsi degli escamotages per mettere le firme al corso della specializzazione (peraltro tenuto da docenti non pagati e quindi svogliati, che a volte rendono l'esame più facile di quello del corso di laurea)?

Perchè i professori che ci esaminano alla scuola di specializzazione sono perfettamente a conoscenza che è per loro impossibile fare un esame vero (con tutti i crismi) per uno specializzando/lavoratore?

Perchè (giustamente) chiudono un occhio su firme e controfirme (non tutti a dire il vero)?

Insomma, perchè ci ostiniamo a chiamarla scuola di specializzazione??????
 
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LauraSò
view post Posted on 17/3/2008, 20:38




Grazie per la pronta risposta.
Non vorrei nè offendere, nè svalutare con il mio intervento le scelte "post lauream" di ciascuno. Non me ne vogliate!
La mia vuole essere soltanto una considerazione più europeista e meno italianista (sebbene il 70% dei beni europei venga a trovarsi proprio in Italia).
Non nego di aver spesso pensato: "anche io dovrei fare la scuola di specializzazione..."
Nei momenti di puro idealismo archeologico, difronte a coloro i quali decidono di intraprendere il completo "cursus honorum" (laurea-specializzazione-dottorato) mi sento un po' incompleta, o forse un po' troppo frettolosa nell'aver scelto di passare direttamente al dottorato (per giunta all'estero!). Ma nei momenti di pura e pratica razionalità, che si scontra con il duro mondo reale del lavoro e delle bollette da pagare, ritengo di aver fatto bene a risparmiare 3 anni della mia vita.
Le scuole di specializzazione nacquero, se non sbaglio, con l'idea di formare gli attuali funzionari archeologi delle soprintendenze...
Spero che qualcuno che legge il forum e che sia un frequentatore delle Soprintendenze, possa contraddirmi se sbaglio....forse le attuali Scuole di Specializzazione formano i funzionari del futuro? A volte, e spero di non essere eccessiva, non aiutano neanche ad ottenere un contratto per lavorare in uno scavo di emergenza!
Ma non vorrei caricare il mio intervento di negatività e non vorrei che si pensasse che chi si specializza non sia preparato, anzi!
Il problema è che lo specializzato in archeologia, purtroppo, è spesso costretto a rispecializzarsi per diventare un insegnante alla scuola media!
E nessuno me ne voglia per il termine "parcheggio"...l'ho usato pensando al fatto che spesso proprio le stesse scuole impediscono di svolgere, contemporaneamente alla loro frequenza, un lavoro retribuito, per via di regole e regolette relative alla loro organizzione interna, pertanto immobilizzano economicamente lo specializzando... (ah dimenticavo che l'archeologia è un hobby da lords...)
Beati al confronto gli specializzandi in medicina!
Chiedo scusa agli specializzandi e specializzati...non me ne vogliate, la mia è una "critica" al sistema, non a voi.
Cercherò di leggere quanto prima gli atti del Convegno, grazie.
 
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