Forum di ExNovo - Archeologi e Società

TERREMOTO NELL'AQUILANO, rassegna stampa

« Older   Newer »
  Share  
elisa cella
view post Posted on 8/4/2009, 09:43




http://www.agi.it/news/notizie/20090406141...t11155-art.html
BENI CULTURALI, TANTI E GRAVI I DANNI A L'AQUILA
(AGI) - Roma, 6 apr. - I primi sopralluoghi operati dai tecnici della direzione regionale per i Beni Culturali dell'Abruzzo e della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio dell'Aquila hanno evidenziato gravi danni ai monumenti e al patrimonio artistico della citta'. In particolare sono crollati: il campanile della chiesa di San Bernardino; il cupolino della chiesa di S.Agostino; la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio; il palazzo della Prefettura che ospita anche la sede dell'Archivio di Stato; la parte terminale dal transetto verso parete di fondo della basilica di S.Maria di Collemaggio; il Castello cinquecentesco dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo e la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dellAbruzzo. Il museo e' stato dichiarato inagibile fino a verifica dei vigili del fuoco, ora impegnati nei soccorsi alla popolazione. L'accesso al museo e' comunque presidiato dal personale di custodia. E' stato individuato un deposito per il ricovero delle opere recuperate da edifici di culto pericolanti. Il ministero per i Beni e le attivita' culturali ha inoltre costituito una task-force di esperti che ha operato nel sisma in Umbria del 1997 di supporto ai funzionari locali gia' presenti in zona.

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/terre...culturale.shtml
TERREMOTO IN ABRUZZO - Danni gravissimi al patrimonio culturale - Crollati interi pezzi della cattedrale - Crolli e lesioni negli edifici storici e monumentali, inagibile la fortezza cinquecentesca sede del museo nazionale d'Abruzzo. Si salva il simbolo dell'Aquila, la fontana delle 99 cannelle

Roma, 6 aprile 2009 - Un disastro. Il terremoto che ha colpito l’Aquila ha provocato danni "molto gravi» al patrimonio culturale della città. Il museo nazionale d’Abruzzo, che come le due soprintendenze ai beni architettonici e artistici ha sede nel Castello, la cinquecentesca fortezza spagnola dell’Aquila, è inagibile a causa di numerosi crolli al terzo piano.
Giuseppe Proietti, capo dipartimento del ministero dei Beni Culturali, si dispera: racconta che può parlare con soprintendenti e tecnici solo con i telefonini perché tutti gli uffici sono inagibili. Ora i Vigili del Fuoco stanno cercando di entrare per una verifica dei danni.
Nel panorama devastante del terremoto de L’Aquila spicca un simbolo di speranza: l’emblema della città, la fontana delle 99 cannelle, è integra. Il monumento non ha subito apparentemente alcun danno nonostante la devastazione degli edifici tutto attorno. Questo è stato interpretato da qualcuno come un segnale di speranza.

SOS CHIESE MEDIEVALI Danneggiate dal forte sisma di questa notte le chiese medievali dell’Aquila. I più bei monumenti medievali dell’Aquila sono pressochè tutti danneggiati. In modo particolare la basilica di San Bernardino dove è crollato il campanile, mentre l’abside è completamente danneggiata. La chiesa delle Anime Sante in piazza Duomo non ha più la cupola.
Danni si registrano anche alla basilica di Santa Maria in Collemaggio. A Fossa, in provincia dell’Aquila, è crollato il campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta e danni anche alla chiesta santa maria ad Cryptas.
La Chiesa di Santa Maria del Suffragio, conosciuta come la chiesa delle ‘Anime Sante', si trova nella piazza principale dell’Aquila, l’antica piazza del Mercato, e con le sue volumetrie barocche, imponenti e al contempo eleganti, ne costituisce il centro focale. La chiesa nacque il 30 settembre 1708, quando la Curia aquilana concesse alla Confraternita di Santa Maria del Suffragio di erigere un nuovo luogo di culto successivamente al crollo della precedente sede, in via Roio, a causa dal devastante terremoto del 1703.

LA DISPERAZIONE DELLA CURIA"La curia dell’Aquila ha subito danni impressionanti. - racconta il tesoriere della Caritas diocesana Augusto Ippoliti - Sono crollati pezzi interi della cattedrale ed il tetto della sede Caritas. Ed è completamente sventrata la casa di una famiglia che ospitavamo lì. Le persone si sono salvate ma stavano in condizioni terribili. Anche la chiesa delle Anime Sante, attaccata al duomo, è crollata".

«La situazione è fin troppo disastrosa - dice - La gente è nel panico totale. Si parla di più del 60% delle case completamente sventrate. Sono crollati palazzi di cinque o sei piani. Molti sono pericolanti e piegati di quarantacinque gradi. Oramai L’Aquila è completamente bloccata, non ci si può muovere. È impossibile accertare se nella nostra comunità ci sono morti e feriti perchè non si riesce a telefonare».


http://www.libero-news.it/adnkronos/view/95678
TERREMOTO: BERLUSCONI, ORA SOCCORSI POI PENSIAMO A BENI CULTURALI
Coppito (L'Aquila), 7 apr. (Adnkronos) - L'inventario dei danni ai beni culturali provocati dal terremoto sara' fatto appena possibile, subito dopo la fase dei soccorsi. A sottolinearlo e' stato Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa a Coppito, frazione de L'Aquila, nella sede della Gfd, per fare il punto della situazione sul terremoto in Abruzzo. ''Quando sara' possibile -dice il presidente del Consiglio- faremo l'inventario dei danni e immediatamente ci sara' un piano di interventi. Il ministro Sandro Bondi e' in attesa di venire qui su domanda di Bertolaso. Ho chiesto al ministro di non venire subito per non congestionare gli interventi di soccorso. Quando Bertolaso dara' il via -spiega- faremo un inventario e poi metteremo a punto il piano degli interventi'' per il patrimonio artistico danneggiato dal sisma.


http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=819005
CLT - Terremoto, Reggiani: Fra tre giorni bilancio danni a monumenti
Roma, 7 apr (Velino) - “Stiamo facendo sopralluoghi a chiese e monumenti e la situazione è disastrosa: ovunque regnano crolli e inagibilità. Le scosse continuano e impediscono di fare opere di puntellazione e cerchiaggi. Tenteremo di fare il possibile”. Così Annamaria Reggiani, direttore regionale per i Beni culturali dell'Abruzzo, di ritorno da una visita ai siti culturali danneggiati all’Aquila dal terremoto, descrive al VELINO la situazione nel capoluogo abruzzese. “In questo momento sono a Coppito, nel centro operativo allestito presso la Guardia di Finanza, perché il mio ufficio nella Fortezza spagnola di L’Aquila non è agibile, come non lo è quello di Antonio Galletti sovrintendente ai Beni architettonici e paesaggistici”. Reggiani presenta un quadro desolante della situazione. “Peggio di tutti stanno il Duomo e la basilica di Santa Maria di Collemaggio perché hanno entrambi crolli del transetto. A Collemaggio sono potuta entrare, al Duomo non è stato possibile. Ridotto molto male è anche il palazzo della Curia. Abbiamo riscontrato gravi danni anche alla cupola del Valadier alla chiesa delle Anime Sante. Non parliamo poi del palazzo del Governatorato. L’Arco di Trionfo ha completamente ceduto. E l’Archivio di Stato è in briciole”.

“Alla chiesa di San Bernardino – continua Reggiani - dovremmo iniziare delle opere di cerchiaggio per evitare ulteriori crolli dopo quelli che hanno riguardato il campanile. Noi prossimi giorni continueremo a monitorare divisi in squadre di pronto intervento e cercheremo di operare. Speriamo nel giro di 2-3 giorni di avere un quadro più chiaro della situazione. Il problema è che ci sono pericoli di crolli e ogni volta bisogna entrare con delle procedure particolari dei Vigili del fuoco che rallentano inevitabilmente i tempi”. Il ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi ha parlato di interventi possibili dopo un inventario dei danni subiti. “Esattamente – conferma Reggiani -. Il piano del ministro verrà fatto in base alle nostre proposte. Prima faremo questi azioni di somma urgenza, quindi prepareremo l’inventario e infine presenteremo il piano d’interventi”. E sulla salvaguardia, in futuro, del patrimonio artistico nelle zone sismiche, il direttore regionale per i Beni culturali dell'Abruzzo suggerisce: “Le case devono essere antisismiche e costruite con buoni materiali. Lo stesso deve essere fatto nei restauri. Non è un caso che dove erano stati fatti buoni interventi di restauro le strutture abbiano retto, come è successo alla facciata di Collemaggio che era puntellata. Questa opera di prevenzione però, va fatta in equipe con gli strutturisti. Non può ricadere solo sui restauratori e i tecnici. Sappiamo che diverse regioni italiani sono sismiche. Dobbiamo fare il possibile per mettere in sicurezza il patrimonio artistico con buoni restauri”.

Ieri da Bruno Vespa a Porta a Porta il Monte dei Paschi di Siena ha annunciato che finanzierà il restauro della basilica di San Bernardino. Oggi, assieme alla Fondazione Mps, l’istituto bancario ha confermato questo intervento. Il premier Silvio Berlusconi, invece, ha riferito di una telefonata ricevuta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama che fin da subito ha manifestato solidarietà al nostro Paese: “Se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all'Italia – ha dichiarato il Cavaliere - potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese”. Reggiani accoglie con piacere queste dimostrazioni d’affetto per aiutare lo Stato nel recupero e nella salvaguardia di un patrimonio culturale che non appartiene solo all’Aquila, all’Abruzzo o all’Italia ma all’intera comunità internazionale. “Abbiamo già avuto adesioni in questo senso da ogni parte del mondo – conferma il direttore regionale per i Beni culturali dell'Abruzzo -. Io credo che il ministro Bondi debba lanciare una proposta del genere a livello internazionale. Sulle modalità degli aiuti, pubblici o privati che siano, ribadisco però che bisognerà aspettare: a causa dello sciame sismico che perdura non abbiamo al momento neppure un’idea grossolana degli interventi da compiere”.


http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/f...dell_arte.shtml
DALLE MARCHE IN ABRUZZO
Ecco la task force dei salvatori dell'arte
L'ultima esercitazione a marzo a Urbino
Il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche si prepara a portare in salvo tutto quello che il devastante terremoto dell’Aquila non ha polverizzato: quadri, sculture, manoscritti e volumi semisepolti

Ancona, 7 aprile 2009 - Il 14 marzo avevano eseguito l’ultima esercitazione a Urbino, simulando il salvataggio di opere d’arte dal Palazzo Ducale in fiamme. Ora, il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche si prepara a portare in salvo tutto quello che il devastante terremoto dell’Aquila non ha polverizzato: quadri, sculture policrome lignee, manoscritti e volumi dell’Archivio storico, semisepolti dal crollo parziale del tetto.

Milko Morichetti, 39 anni, restauratore di Mogliano (Macerata) e responsabile del coordinamento marchigiano, ha già fatto un paio di sopralluoghi per il rilevamento dei danni nel centro storico aquilano, insieme ad altri due coordinatori. Lavorerà presso il Coordinamento dei beni culturali nel Com, sotto la direzione della Soprintendenza ai monumenti dell’Aquila, e in convenzione con la Regione Marche, il Dipartimento di protezione civile e il ministero dei Beni culturali.

Una formula sperimentata con successo nel terremoto delle Marche del 1997, in quello in Molise del 2002, e nell’alluvione del basso Piemonte. Quaranta i tecnici in grado di raggiungere l’Abruzzo in poche ore. ‘’In questo momento però - spiega Morichetti - la priorità è il soccorso alle persone. Ogni nostra squadra opera insieme ai vigili del fuoco, gli unici ad avere accesso agli edifici pericolanti. Con tante persone sotto le macerie e le scosse che continuano, aspetteremo il momento opportuno, senza intralciare viabilità e soccorsi’’.

Ogni squadra di recupero beni mobili è composta da dieci unità: il caposquadra, un restauratore, due schedatori, un fotografo, due imballatori, due trasportatori (i ‘'facchini dell’arte’') e un autista. Età media 30 anni, almeno un corso di formazione alle spalle sul sistema di protezione civile dei beni culturali, la catalogazione, le tecniche artistiche, le pratiche di imballo di oggetti fragili. ‘’Anche solo saper camminare in uno scenario devastato senza provocare danni ulteriori o farsi male è una tecnica che non si improvvisa’’ sottolinea Morichetti.

Dipinti e sculture vengono spostati da chiese e palazzi sventrati dal terremoto solo dopo aver individuato un deposito temporaneo sicuro, che possa resistere cioè a nuove scosse e ad eventuali incursioni di ladri e sciacalli. ’’L’ideale - spiega il caposquadra - sarebbe trovare subito un posto come il deposito attrezzato in cui a Fabriano, alcuni mesi dopo il sisma del ‘97, vennero ricoverate le opere d’arte scampate alla distruzione".

"Un luogo che sia al più presto fruibile dalla popolazione, per non deprivarla troppo a lungo della sua identità culturale, in attesa della ricostruzione’’. Cosa salvare prima? ‘’E’ presto per ipotizzare un piano di intervento - risponde Morichetti - anche perchè la documentazione del patrimonio culturale aquilano si trova nell’edificio della Soprintendenza, dove un’ala è crollata’’.
 
Top
elisa cella
view post Posted on 9/4/2009, 10:03




http://www.libero-news.it/adnkronos/view/97305

TERREMOTO: DISPONIBILITA' DELLA SOVRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DI ROMA
Roma, 8 apr. (Adnkronos) - Il personale della soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma esprime la propria solidarieta' alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo e partecipa al lutto delle famiglie. Si propone inoltre la sospensione degli eventi a titolo oneroso programmati per il 21 Aprile nell'ambito delle celebrazioni del Natale di Roma. Le aperture gratuite di tutti i siti e musei della citta' sottolineeranno comunque la ricorrenza .

Considerati i gravi danni subiti dal patrimonio culturale della Regione, la Soprintendenza mette a disposizione degli organi preposti l'esperienza e la professionalita' di quanti a titolo volontario vorranno coadiuvare i colleghi della Regione. La Soprintendenza si dichiara inoltre disponibile ad ospitare nelle proprie sedi eventi finalizzati a raccogliere fondi in sostegno delle popolazioni terremotate.
 
Top
valentina di stefano
view post Posted on 10/4/2009, 07:56




GLI ARCHEOLOGI ITALIANI A DISPOSIZIONE DI BERTOLASO E BONDI
COMUNICATO STAMPA
Roma, 08 aprile 2009



La Confederazione Italiana Archeologi esprime la propria solidarietà e partecipa al dolore delle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto.
La Confederazione Italiana Archeologi mette a disposizione della Protezione Civile e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali i propri associati per supportare le attività di recupero e salvaguardia dei beni culturali gravemente danneggiati dal sisma.

 
Top
Tommaso Magliaro
view post Posted on 11/4/2009, 08:46




Ciao atutti, oltre alla disponibilità ufficiale che ovviamente e doverosamente abbiamo dato, vogliamo realizzare una o più iniziative, come proponeva Alessandro.
Magari non nell'immediato, quando tutti gli occhi sono puntati curiosamente in abruzzo, ma fra due, tre o quattro settimane, quando giornali, riviste, televisioni e radio ne parleranno sporadicamente e tutti quelli che sono giù non dovranno sentirsi soli.

Una cosa, anhe piccola, per portare il nostro contributo, raccogliere dei soldi e fare qualcosa di concreto con quei soldi, per pochi che saranno!
Che ne dite?
 
Top
valentina di stefano
view post Posted on 11/4/2009, 09:54




perfettamente d'accordo con tommaso. anzi, non solo tra un mese si rischia che l'attenzioni cali, ma anche dopo. adesso aspetterei un po' per far lavorare i soccorritori. si potrebbe organizzare qualcosa per giugno. oltre a raccogliere fondi, anche perchè gli archeologi non sono nè milionari nè milioni, potremmo adottare il museo di un paesino danneggiato e offrire le nostre professionalità per risistemarlo. che ne pensate?
inoltre potremmo, insieme alla soprintendenza d'abruzzo, organizzare un piccolo convegno di 1-2 giorni, in cui magari la mattina si parla e il pomeriggio si va in visita a qualche sito archeologico o museo d'abruzzo. facendo chiaramente pagare l'iscrizione e le visite guidate offerte da noi per donare i soldi al museo adottato?


volevo informarvi che la nostra offerta di collaborazione a bondi e bertolaso è stata pubblicata su numerosi siti (anche quello del mibac stesso) e agenzie di stampa.
di conseguenza ho ricevuto già alcune mail di colleghi di varie regioni che si offrono di venire con noi in abruzzo quando sarà possibile dare una mano.



aggiungo al post di prima che magari all'aquila o nei centri che in questi giorni sono stati più sotto i riflettori sarà più facile trovare donazioni o volontari per la ricostruzione, quindi io offrirei la nostra collaborazione magari ad un paesino piccolo e poco noto. cominciamo a pensarci
 
Top
Tommaso Magliaro
view post Posted on 11/4/2009, 19:55




Non posso che approvare la proposta di Valentina....
 
Top
valentina di stefano
view post Posted on 13/4/2009, 08:54




mi hanno scritto già molte persone da tutta italia disposte ad andare in abruzzo per dare una mano. è un segno evidente non solo di solidarietà ma di riconoscenza verso popolazioni che accolgono e adottano letteralmente chi va a lavorare nella loro terra.
dopo aver passato un po' di tempo in abruzzo ci si sente subito un po' Abruzzesi!
 
Top
elisa cella
view post Posted on 13/4/2009, 09:37




Proposta approvata Vale, e ampiamente condivisa.
Nei giorni scorsi ho avuto modo di sentire diversi colleghi che mi chiedevano come mettere a disposizione ciò che di meglio possono fornire - la loro professionalità - per contribuire al recupero dei beni archeologici danneggiati. La creazione di uno o più gruppi di volontari da affiancare alle squadre della Protezione Civile credo che possa essere l'aiuto più efficace che la CIA possa fornire, vista anche l'assenza di archeologi nelle squadre di recupero (stando almeno a quanto riportato dalla stampa -v. Il Resto del Carlino del 7 Aprile, nel post di apertura).
I Beni Storico-Artistici sono, forse anche comprensibilmente, al centro del maggior numero di attenzioni; se fate caso a quanto riportato dalla stampa, sono i beni archeologici quelli che al momento sono "dimenticati": nessuna menzione è stata fatta dello stato dei siti o dei musei archeologici del territorio vestino, se si eccettua il caso del Castello Svevo dell'Aquila.

Direi quindi di attendere l'esito dei sopralluoghi del personale del Ministero e della Soprintendenza Archeologica, che, auspicabilmente, dovrebbero partire nelle prossime settimane, e di adottare uno o più luoghi individuati in seguito a questi controlli, sia per l'azione dei volontari, sia per la devoluzione dei fondi raccolti (che potrebbero essere usati, in piccola parte, anche per finanziare i bisogni logistici dei volontari).

Sappamo bene che l'attesa, soprattutto per l'incontro di studi, è, oltre che moralmente doverosa, dettata dai tempi necessari a soddisfare i bisogni primari in questa fase di emergenza. Da giugno in poi l'incontro contribuirebbe a tenere l'attenzione desta sui bisogni di questa popolazione, anche quando i riflettori della politica si saranno spenti.

Nel frattempo, metterei on line un formulario per cominciare a raccogliere le adesioni degli archeologi volontari, nel quale specificare anche le mansioni e competenze specifiche. Così potremmo fornire a Ministero/Soprintendenze e Protezione Civile dei dati chiari e completi sulle forze e le competenze disponibili.

Sulla raccolta fondi mi sento più ottimista di Vale: è aperta ovviamente a tutti, e non credo che acheologi e non stiano mostrando difetto di generosità. Il conto della Confederazione c'è, e venerdì è stata attivata una carta da destinare solo a questa raccolta.

Farei qiundi partire entrambe le iniziative al più presto.

-----mentre scrivevo il post Valentina ha pubblicato i primi risultati delle proposte lanciate con l'ultima newsletter. L'avvio è già stato dato, e già si raccolgono i primi frutti. Davvero sono il segno di una risposta corale e di una compartecipazione profonda da parte di tutti.

Edited by elisa cella - 13/4/2009, 21:43
 
Top
Tommaso Magliaro
view post Posted on 13/4/2009, 18:01




Scusa Elisa, in che sensoè stata attivata una carta da destinare solo a questa raccolta???
Su che conto? Su quello dell'associazione?
 
Top
elisa cella
view post Posted on 13/4/2009, 20:18




Si. E' una carta che può essere ricaricata senza spese di bonifico, che lascia quindi "intatte" le cifre che verebbero devolute. Con Alessandro è stata individuata come il mezzo migliore per garantire la raccolta di piccole cifre. Una volta individuato il progetto, se il numero è messo on-line, può essere ricaricata da chiunque.
 
Top
Tommaso Magliaro
view post Posted on 14/4/2009, 05:27




Ah, quindi non è stata attivata ancora?
Cmq personalmente sono contro la raccolta fondi, in linea di pricipio, perchè poi l gente si lava la coscienza (non me lo ricordo mai, con o senza i?) mette 5 euro e è a posto.
questo in linea teorica, se poi noi con quei 5 euro siamo bravi a far qualcosa ben vengano...
 
Top
elisa cella
view post Posted on 14/4/2009, 08:11




Come ho scritto, la carta è attiva. Attende solo di essre usata.
Quanto alle raccolte fondi, rispetto la tua opinione, come una tua opinione personale. Sulle coscienze non credo che tocchi a noi giudicare, né che ci si possa fare molto; ma sui bisogni materiali, che ancora hanno bisogno di soldi per essere soddisfatti, si può fare qualcosa. Va bene dubitare di se stessi, ma non credo ci si possa arrogare il diritto di disprezzare nessn tipo di aiuto in un momento come questo, qualunque sia la sua entità. Ma anche le mie sono parole che lasciano il tempo che trovano, e non portano ad alcun risultato. Portare avanti la linea di iniziata con il comunicato stampa mi sembra più proficuo!
 
Top
Tommaso Magliaro
view post Posted on 18/4/2009, 08:37




tratto da http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._935095493.html

ROMA - L'elenco dei comuni, e' scritto nel decreto, e' stato stilato ''sulla base dei dati fino ad oggi emersi dai rilievi macrosismici effettuati dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia''. Si tratta di quei comuni ''interessati dagli eventi sismici che hanno colpito la regione Abruzzo a partire dal 6 aprile 2009 e che hanno risentito di un'intensita' Mcs (scala macrosismica Mercalli, Cancani, Sieberg, ndr) uguale o superiore al sesto grado''.

Ecco la lista completa.

PROVINCIA DELL'AQUILA: Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L'Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d'Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne' Vestini, San Pio delle Camere, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant'Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

PROVINCIA DI TERAMO: Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pietracamela e Tossicia.

PROVINCIA DI PESCARA: Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de' Passeri.

L'individuazione dei comuni che hanno subito danni considerati ''cospicui'', sottolinea ancora il decreto, e' necessaria ''al fine di consentire l'applicazione, da parte delle competenti amministrazioni, enti ed altri soggetti interessati, delle disposizioni previste nell'ordinanza di protezione civile 3754 del 2009''. Si tratta dell'ordinanza con cui sono stati definiti i primi provvedimenti di sostegno alle popolazioni colpite dal sisma.
 
Top
federica galiffa
view post Posted on 21/4/2009, 17:10




...non credo debba dare qui la mia adesione a tutte le iniziative, anche perchè chi mi conosce sa quanto sono coinvolta a livello anche affettivo in tutto questo...tuttavia lo faccio lo stesso...qualsasi cosa si riesca a fare sono disponibile...un saluto a tutti...
 
Top
Cristina Leotta
view post Posted on 17/6/2009, 12:15




Riceviamo e mettiamo volentieri sul forum questo accorato appello della facoltà di Lettere dell'Università dell'Aquila per non morire:


L’Aquila, 09.06.2009



Il Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università dell’Aquila, riunito in data odierna nella tenda n. 12, adiacenze Facoltà di SSMMFF, blocco 1, Coppito, ha approvato all’unanimità la seguente mozione relativa alla sede provvisoria.

“La Facoltà di Lettere e Filosofia, storico nucleo intorno a cui si è progressivamente costituita l’Università dell’Aquila nella sua attuale articolazione, all’indomani del devastante sisma che ha distrutto completamente la sua sede, ha immediatamente dichiarato – e confermato con i fatti - la propria volontà e la ferma determinazione a continuare con orgoglio a svolgere la propria missione e a riprendere con slancio le attività istituzionali. Fedele alle sue radici storiche e geografiche, ha fin da subito deciso di trovare una sede provvisoria in città, obbedendo alla forte spinta non solo dei docenti, ma di tutti gli studenti che, in modi spesso commoventi, hanno manifestato un profondo attaccamento alla Facoltà e alla città dell’Aquila.
Sono stati compiuti enormi sforzi per il reperimento della sede provvisoria, ma tutti coronati da delusione finale. Le dichiarazioni confortanti di autorità politiche locali e nazionali nonché dei massimi responsabili della gestione dell’emergenza circa la “centralità”, il “ruolo essenziale”, “insostituibile” dell’Università per quale “cuore” e “motore” della vita dell’Aquila, si sono rivelate vuote chiacchiere per quanto riguarda la sistemazione della Facoltà di Lettere e Filosofia, cui non solo è mancato l’appoggio nell’attribuzione di stabili autonomamente e faticosamente individuati, ma che è stata scavalcata per sistemare proprio in quei locali altre e spesso imprecisate realtà cittadine. Nella situazione disperata in cui la nostra città è stata ridotta dal sisma, è evidente che le necessità di dare sistemazione alla notevole quantità di uffici e di istituzioni diverse presenti difficoltà enormi; e tuttavia, la peculiarità di una storica Facoltà universitaria non può essere equiparata a quella di altre, pur importanti istituzioni. La delicatezza del ruolo che essa svolge è tale, che la mancata individuazione tempestiva della sede comporta l’inevitabile disorientamento dei suoi 2.500 iscritti, con tutte le conseguenze che ciò implica sul piano di mancate nuove iscrizioni e richieste di trasferimento degli studenti già iscritti.
Se le autorità politiche locali e nazionali e i responsabili della gestione dell’emergenza stabiliscono e fanno rispettare altre priorità, disattendendo nei fatti le roboanti quanto vuote dichiarazioni di principio sull’importanza dell’Università per L’Aquila, allora è doveroso che la Facoltà ne prenda atto e renda pubblico il suo disagio e la propria rabbia davanti a decisioni che ne pregiudicano la sopravvivenza. L’opinione pubblica locale e nazionale deve sapere che una localizzazione provvisoria della Facoltà in edifici disponibili gratuitamente nella città dell’Aquila, in Via Acquasanta (Sezione detentiva ex minorenni, caserma agenti ed ex locali di lavorazione), giudicati idonei per lo svolgimento delle proprie attività formative e scientifiche viene destinata a ospitare uffici e attività che potranno godere di forti appoggi politici, ma non sono neanche lontanamente paragonabili, quanto alla funzione che svolgono, al ruolo di una Facoltà universitaria, che notoriamente dev’essere scelta dagli studenti e dalle loro famiglie, scelta che dev’essere poi confermata negli anni.
La Facoltà di Lettere e Filosofia non può assistere passivamente alla propria dissoluzione, soprattutto quando questa avviene per miopia politica, intellettuale, morale e perfino economica. La Facoltà è determinata a continuare la propria collaudata e riconosciuta missione di solido punto di riferimento dell’attività culturale, formativa, scientifica e denuncia con forza la vergognosa latitanza
di tutti coloro che in questo difficile momento avrebbero il dovere istituzionale di sostenerla, garantendo sia una sede provvisoria nella città dell’Aquila, sia alloggi adeguati ai suoi numerosi studenti.
La Facoltà si riserva di intraprendere immediate iniziative pubbliche per la soluzione dei gravissimi problemi in cui versa”.

Prof. Giannino Di Tommaso









 
Top
14 replies since 8/4/2009, 09:43   359 views
  Share