http://www.agi.it/news/notizie/20090406141...t11155-art.htmlBENI CULTURALI, TANTI E GRAVI I DANNI A L'AQUILA
(AGI) - Roma, 6 apr. - I primi sopralluoghi operati dai tecnici della direzione regionale per i Beni Culturali dell'Abruzzo e della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio dell'Aquila hanno evidenziato gravi danni ai monumenti e al patrimonio artistico della citta'. In particolare sono crollati: il campanile della chiesa di San Bernardino; il cupolino della chiesa di S.Agostino; la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio; il palazzo della Prefettura che ospita anche la sede dell'Archivio di Stato; la parte terminale dal transetto verso parete di fondo della basilica di S.Maria di Collemaggio; il Castello cinquecentesco dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo e la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dellAbruzzo. Il museo e' stato dichiarato inagibile fino a verifica dei vigili del fuoco, ora impegnati nei soccorsi alla popolazione. L'accesso al museo e' comunque presidiato dal personale di custodia. E' stato individuato un deposito per il ricovero delle opere recuperate da edifici di culto pericolanti. Il ministero per i Beni e le attivita' culturali ha inoltre costituito una task-force di esperti che ha operato nel sisma in Umbria del 1997 di supporto ai funzionari locali gia' presenti in zona.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/terre...culturale.shtmlTERREMOTO IN ABRUZZO - Danni gravissimi al patrimonio culturale - Crollati interi pezzi della cattedrale - Crolli e lesioni negli edifici storici e monumentali, inagibile la fortezza cinquecentesca sede del museo nazionale d'Abruzzo. Si salva il simbolo dell'Aquila, la fontana delle 99 cannelle
Roma, 6 aprile 2009 - Un disastro. Il terremoto che ha colpito l’Aquila ha provocato danni "molto gravi» al patrimonio culturale della città. Il museo nazionale d’Abruzzo, che come le due soprintendenze ai beni architettonici e artistici ha sede nel Castello, la cinquecentesca fortezza spagnola dell’Aquila, è inagibile a causa di numerosi crolli al terzo piano.
Giuseppe Proietti, capo dipartimento del ministero dei Beni Culturali, si dispera: racconta che può parlare con soprintendenti e tecnici solo con i telefonini perché tutti gli uffici sono inagibili. Ora i Vigili del Fuoco stanno cercando di entrare per una verifica dei danni.
Nel panorama devastante del terremoto de L’Aquila spicca un simbolo di speranza: l’emblema della città, la fontana delle 99 cannelle, è integra. Il monumento non ha subito apparentemente alcun danno nonostante la devastazione degli edifici tutto attorno. Questo è stato interpretato da qualcuno come un segnale di speranza.
SOS CHIESE MEDIEVALI Danneggiate dal forte sisma di questa notte le chiese medievali dell’Aquila. I più bei monumenti medievali dell’Aquila sono pressochè tutti danneggiati. In modo particolare la basilica di San Bernardino dove è crollato il campanile, mentre l’abside è completamente danneggiata. La chiesa delle Anime Sante in piazza Duomo non ha più la cupola.
Danni si registrano anche alla basilica di Santa Maria in Collemaggio. A Fossa, in provincia dell’Aquila, è crollato il campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta e danni anche alla chiesta santa maria ad Cryptas.
La Chiesa di Santa Maria del Suffragio, conosciuta come la chiesa delle ‘Anime Sante', si trova nella piazza principale dell’Aquila, l’antica piazza del Mercato, e con le sue volumetrie barocche, imponenti e al contempo eleganti, ne costituisce il centro focale. La chiesa nacque il 30 settembre 1708, quando la Curia aquilana concesse alla Confraternita di Santa Maria del Suffragio di erigere un nuovo luogo di culto successivamente al crollo della precedente sede, in via Roio, a causa dal devastante terremoto del 1703.
LA DISPERAZIONE DELLA CURIA"La curia dell’Aquila ha subito danni impressionanti. - racconta il tesoriere della Caritas diocesana Augusto Ippoliti - Sono crollati pezzi interi della cattedrale ed il tetto della sede Caritas. Ed è completamente sventrata la casa di una famiglia che ospitavamo lì. Le persone si sono salvate ma stavano in condizioni terribili. Anche la chiesa delle Anime Sante, attaccata al duomo, è crollata".
«La situazione è fin troppo disastrosa - dice - La gente è nel panico totale. Si parla di più del 60% delle case completamente sventrate. Sono crollati palazzi di cinque o sei piani. Molti sono pericolanti e piegati di quarantacinque gradi. Oramai L’Aquila è completamente bloccata, non ci si può muovere. È impossibile accertare se nella nostra comunità ci sono morti e feriti perchè non si riesce a telefonare».
http://www.libero-news.it/adnkronos/view/95678TERREMOTO: BERLUSCONI, ORA SOCCORSI POI PENSIAMO A BENI CULTURALI
Coppito (L'Aquila), 7 apr. (Adnkronos) - L'inventario dei danni ai beni culturali provocati dal terremoto sara' fatto appena possibile, subito dopo la fase dei soccorsi. A sottolinearlo e' stato Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa a Coppito, frazione de L'Aquila, nella sede della Gfd, per fare il punto della situazione sul terremoto in Abruzzo. ''Quando sara' possibile -dice il presidente del Consiglio- faremo l'inventario dei danni e immediatamente ci sara' un piano di interventi. Il ministro Sandro Bondi e' in attesa di venire qui su domanda di Bertolaso. Ho chiesto al ministro di non venire subito per non congestionare gli interventi di soccorso. Quando Bertolaso dara' il via -spiega- faremo un inventario e poi metteremo a punto il piano degli interventi'' per il patrimonio artistico danneggiato dal sisma.
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=819005CLT - Terremoto, Reggiani: Fra tre giorni bilancio danni a monumenti
Roma, 7 apr (Velino) - “Stiamo facendo sopralluoghi a chiese e monumenti e la situazione è disastrosa: ovunque regnano crolli e inagibilità. Le scosse continuano e impediscono di fare opere di puntellazione e cerchiaggi. Tenteremo di fare il possibile”. Così Annamaria Reggiani, direttore regionale per i Beni culturali dell'Abruzzo, di ritorno da una visita ai siti culturali danneggiati all’Aquila dal terremoto, descrive al VELINO la situazione nel capoluogo abruzzese. “In questo momento sono a Coppito, nel centro operativo allestito presso la Guardia di Finanza, perché il mio ufficio nella Fortezza spagnola di L’Aquila non è agibile, come non lo è quello di Antonio Galletti sovrintendente ai Beni architettonici e paesaggistici”. Reggiani presenta un quadro desolante della situazione. “Peggio di tutti stanno il Duomo e la basilica di Santa Maria di Collemaggio perché hanno entrambi crolli del transetto. A Collemaggio sono potuta entrare, al Duomo non è stato possibile. Ridotto molto male è anche il palazzo della Curia. Abbiamo riscontrato gravi danni anche alla cupola del Valadier alla chiesa delle Anime Sante. Non parliamo poi del palazzo del Governatorato. L’Arco di Trionfo ha completamente ceduto. E l’Archivio di Stato è in briciole”.
“Alla chiesa di San Bernardino – continua Reggiani - dovremmo iniziare delle opere di cerchiaggio per evitare ulteriori crolli dopo quelli che hanno riguardato il campanile. Noi prossimi giorni continueremo a monitorare divisi in squadre di pronto intervento e cercheremo di operare. Speriamo nel giro di 2-3 giorni di avere un quadro più chiaro della situazione. Il problema è che ci sono pericoli di crolli e ogni volta bisogna entrare con delle procedure particolari dei Vigili del fuoco che rallentano inevitabilmente i tempi”. Il ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi ha parlato di interventi possibili dopo un inventario dei danni subiti. “Esattamente – conferma Reggiani -. Il piano del ministro verrà fatto in base alle nostre proposte. Prima faremo questi azioni di somma urgenza, quindi prepareremo l’inventario e infine presenteremo il piano d’interventi”. E sulla salvaguardia, in futuro, del patrimonio artistico nelle zone sismiche, il direttore regionale per i Beni culturali dell'Abruzzo suggerisce: “Le case devono essere antisismiche e costruite con buoni materiali. Lo stesso deve essere fatto nei restauri. Non è un caso che dove erano stati fatti buoni interventi di restauro le strutture abbiano retto, come è successo alla facciata di Collemaggio che era puntellata. Questa opera di prevenzione però, va fatta in equipe con gli strutturisti. Non può ricadere solo sui restauratori e i tecnici. Sappiamo che diverse regioni italiani sono sismiche. Dobbiamo fare il possibile per mettere in sicurezza il patrimonio artistico con buoni restauri”.
Ieri da Bruno Vespa a Porta a Porta il Monte dei Paschi di Siena ha annunciato che finanzierà il restauro della basilica di San Bernardino. Oggi, assieme alla Fondazione Mps, l’istituto bancario ha confermato questo intervento. Il premier Silvio Berlusconi, invece, ha riferito di una telefonata ricevuta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama che fin da subito ha manifestato solidarietà al nostro Paese: “Se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all'Italia – ha dichiarato il Cavaliere - potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese”. Reggiani accoglie con piacere queste dimostrazioni d’affetto per aiutare lo Stato nel recupero e nella salvaguardia di un patrimonio culturale che non appartiene solo all’Aquila, all’Abruzzo o all’Italia ma all’intera comunità internazionale. “Abbiamo già avuto adesioni in questo senso da ogni parte del mondo – conferma il direttore regionale per i Beni culturali dell'Abruzzo -. Io credo che il ministro Bondi debba lanciare una proposta del genere a livello internazionale. Sulle modalità degli aiuti, pubblici o privati che siano, ribadisco però che bisognerà aspettare: a causa dello sciame sismico che perdura non abbiamo al momento neppure un’idea grossolana degli interventi da compiere”.
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/f...dell_arte.shtmlDALLE MARCHE IN ABRUZZO
Ecco la task force dei salvatori dell'arte
L'ultima esercitazione a marzo a Urbino
Il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche si prepara a portare in salvo tutto quello che il devastante terremoto dell’Aquila non ha polverizzato: quadri, sculture, manoscritti e volumi semisepolti
Ancona, 7 aprile 2009 - Il 14 marzo avevano eseguito l’ultima esercitazione a Urbino, simulando il salvataggio di opere d’arte dal Palazzo Ducale in fiamme. Ora, il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche si prepara a portare in salvo tutto quello che il devastante terremoto dell’Aquila non ha polverizzato: quadri, sculture policrome lignee, manoscritti e volumi dell’Archivio storico, semisepolti dal crollo parziale del tetto.
Milko Morichetti, 39 anni, restauratore di Mogliano (Macerata) e responsabile del coordinamento marchigiano, ha già fatto un paio di sopralluoghi per il rilevamento dei danni nel centro storico aquilano, insieme ad altri due coordinatori. Lavorerà presso il Coordinamento dei beni culturali nel Com, sotto la direzione della Soprintendenza ai monumenti dell’Aquila, e in convenzione con la Regione Marche, il Dipartimento di protezione civile e il ministero dei Beni culturali.
Una formula sperimentata con successo nel terremoto delle Marche del 1997, in quello in Molise del 2002, e nell’alluvione del basso Piemonte. Quaranta i tecnici in grado di raggiungere l’Abruzzo in poche ore. ‘’In questo momento però - spiega Morichetti - la priorità è il soccorso alle persone. Ogni nostra squadra opera insieme ai vigili del fuoco, gli unici ad avere accesso agli edifici pericolanti. Con tante persone sotto le macerie e le scosse che continuano, aspetteremo il momento opportuno, senza intralciare viabilità e soccorsi’’.
Ogni squadra di recupero beni mobili è composta da dieci unità: il caposquadra, un restauratore, due schedatori, un fotografo, due imballatori, due trasportatori (i ‘'facchini dell’arte’') e un autista. Età media 30 anni, almeno un corso di formazione alle spalle sul sistema di protezione civile dei beni culturali, la catalogazione, le tecniche artistiche, le pratiche di imballo di oggetti fragili. ‘’Anche solo saper camminare in uno scenario devastato senza provocare danni ulteriori o farsi male è una tecnica che non si improvvisa’’ sottolinea Morichetti.
Dipinti e sculture vengono spostati da chiese e palazzi sventrati dal terremoto solo dopo aver individuato un deposito temporaneo sicuro, che possa resistere cioè a nuove scosse e ad eventuali incursioni di ladri e sciacalli. ’’L’ideale - spiega il caposquadra - sarebbe trovare subito un posto come il deposito attrezzato in cui a Fabriano, alcuni mesi dopo il sisma del ‘97, vennero ricoverate le opere d’arte scampate alla distruzione".
"Un luogo che sia al più presto fruibile dalla popolazione, per non deprivarla troppo a lungo della sua identità culturale, in attesa della ricostruzione’’. Cosa salvare prima? ‘’E’ presto per ipotizzare un piano di intervento - risponde Morichetti - anche perchè la documentazione del patrimonio culturale aquilano si trova nell’edificio della Soprintendenza, dove un’ala è crollata’’.