Obiettivi del Convegno
Il concetto di diagnosi applicato ai processi di conservazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale è disatteso pur in presenza di una prassi di ricerca che lo richiama continuamente. Corsi di laurea in diagnostica e conservazione e insegnamenti di diagnostica applicati ai beni culturali sono ormai presenti in tutte le università italiane, ma rimane indefinita la forma della “Diagnosi dell’opera d’arte”. Esso è un principio filosofico che presiede alla conoscenza in genere e alla conoscenza specifica dell’opera d’arte. L’opera d’arte si comunica in tutti modi propri dell’analisi critica ma la sua unità semantica è garantita solo dalla diagnosis che richiede una sensibilità complessa verso i riconoscimenti identitari. Guardare oltre, nell’orizzonte culturale della diagnosi, significa mobilitare una costante lettura della complessità del reale con conoscenze ed esperienze al momento non prevedibili che ci consentono di descrivere in modi nuovi l’opera d’arte arricchendone i valori e attualizzandone la funzione di monumento nell’era globale.
La conoscenza della produzione artistica moderna e contemporanea, che si appresta a divenire tout court il patrimonio culturale globale, richiede itinerari del tutto nuovi per la sua valorizzazione.
La commistione dei linguaggi scientifici, artistici, psicologici propria della cultura globale contemporanea condurrà certamente alla produzione di metalinguaggi che saranno il nuovo della realtà contemporanea ed il risultato della trasformazione sociale ed antropolgica i cui esiti e forme al momento sono del tutto imprevedibili.
La contemporaneità diverrà allora la categoria culturale, indefinita al momento, con cui farà i conti la memoria storica e la sua tutela.
Uno scenario sociale che avrà implicazioni economiche di grande rilievo anche per gli aspetti di produzione della cultura materiale.
La diagnosi è la sintesi creativa, il nuovo che emerge dall’interazione dei diversi linguaggi critici secondo cui si è esaminata e descritta l’opera d’arte, una nuova chiave di lettura che diventa un nuovo valore dell’opera stessa che presiede e guida tutti i processi di valorizzazione conservazione e tutela della stessa. La diagnosi è il tendere alla conoscenza vera dell’opera nello spazio e nel tempo adottando tutti gli strumenti che il progresso umano mette a disposizione
Scopo del Convegno
Il convegno intende esaltare la diagnosi dell’opera d’arte ed i modi della sua rappresentazione come momento propedeutico alla valorizzazione, principio giuridico e normativo di recente introdotto nella legislazione di tutela del Patrimonio Culturale. La valorizzazione è l’unico strumento che consente una sintesi funzionale delle diverse esigenze poste dalla tutela del nostro patrimonio Culturale e la diagnosi sintetizza lo scopo delle complesse e costose operazioni necessarie a mettere in valore il nostro patrimonio Culturale. Il convegno dà all’Accademia di Belle Arti dì Napoli la responsabilità e l’opportunità di definire le specificità del suo ruolo nel campo della produzione artistica e dell’offerta formativa nel settore del Restauro del Patrimonio Culturale mettendo in campo, con le altre Accademie di Belle Arti, un progetto nazionale che superando i limiti delle risorse economiche disponibili riesca a indicare il processo organizzativo che più concretamente tenderebbe a dare forma organica all’interdisciplinarietà per la diagnosi del Bene Culturale. Alle altre agenzie formative e di ricerca sottopone una riflessione per realizzare percorsi aderenti alle prospettive offerte dalla legislazione vigente a cui afferiscono tutte le iniziative di spesa e di occasioni di impiego per i giovani.
Tematiche del Convegno
La Diagnosi: Multidisciplinarietà, interdisciplinarietà e valorizzazione del Patrimonio Culturale.
La qualità per la diagnosi del patrimonio culturale;
Il quadro delle conoscenze preliminari alla conservazione;
Il progetto per la valorizzazione;
Analisi chimiche e microbiologiche, esami stratigrafici, indagini e tecniche di analisi;
Marginalità tra sistemi di conoscenze;
Rappresentazione della diagnosi di un Bene Culturale;
Caratterizzazione dei materiali impiegati e attività regolatorie;
Cause e dei meccanismi di degrado, la morfologia del degrado;
Conformazione e configurazione processuale per la diagnosi;
Scienza arte e realtà;
Ecologia del Bene Culturale;
Casi di studio;
Comitato scientifico
Luigi Campanella Università di Roma
Antonella Casoli Università di Parma
Angelo Montenero Università di Parma
Ciro Piccioli Accademia di Belle Arti di Napoli,
Nicola Lena Cota Bio Chem srl
Antonio Scognamiglio Soprintendenza Archeologia di Napoli e Pompei
Luca Pelella Arca sas
Enrico Bugli Accademia di Belle Arti di Napoli
Valeria Brancaccio Ambra Restauri
Teresa Girosi Accademia di belle Arti di Napoli
Aurelio Talpa AC Restauri
Comitato media
Davide Fabris, Teresa Peluso
Segreteria Organizzativa
Ciro Piccioli
[email protected]cell. 3472991298
Nicola Lena Cota
[email protected]cell.335243066
Luca Pelella
[email protected]Scadenze
Titolo e Abstact del lavoro entro il 30 settembre 2010
Iscrizione ed invio del lavoro entro 10 Novembre 2010
Programma definitivo entro il 20 Novembre 3010
Ulteriori notizie e Brochure convegno su l sito del convegno
Molto interessante