Professione Archeologo, 29 aprile 2008 - Università di Tor Vergata

ecco la locandina dell'appuntamento

Attached Image: locandina_ROMATORVERGATA.jpg

Salve!

Sono appena rientrata a casa dopo aver partecipato a questo vostro incontro a Tor Vergata...è stato davvero illuminante e interessante, mi sono subito iscritta al forum e al più presto mi iscriverò anche alla C.I.A.

Beh, il fatto più importante è che siete stati i PRIMI in 4 anni che studio a Tor Vergata (sono una neolaureata in Storia Romana, sono al primo anno di laurea specialistica in Archeologia) a mettere in chiaro le cose come stanno, anche se per noi giovani non stanno molto bene.
Ad essere sincera ogni tanto mi chiedo: "Ma tutto ciò che sto studiando, tutti questi sforzi che sto facendo, ma mi serviranno? Che opportunità avrò finita la specialistica? Come posso muovermi?"
Purtroppo c' è troppa disinformazione.
Sono d' accordo su molti punti che sono stati discussi oggi e soprattutto su uno in particolare: quello di creare una vera e propria "spina dorsale" nel piano di studi (per esempio un' offerta didattica uguale per TUTTE le università, perchè non è davvero possibile che c' è gente sullo scavo che non ha sostenuto l' esame di Metodologia della ricerca archeologica... è come se un medico non ha sostenuto Anatomia...è un esame fondamentale!!)

Ah, e una cosa che mi ha dato molto fastidio è stato il disinteresse di alcuni professori verso questa iniziativa: oltre alla prof.ssa Gentili (anima santa) che ha organizzato il tutto, soltanto due insegnanti si sono presentati oggi all' incontro...ma come, proprio loro che dovrebbero formarci e indirizzarci (o almeno consigliarci) non si presentano?

Penso che l'atteggiamento di una buona parte del corpo accademico (e mi permetto anche del ministero) lo conosciamo purtroppo molto bene, ma ti voglio rassicurare che la situazione sta mutando e anche velocemente: la ricetta sta, io credo, nel coinvolgere quei soggetti che, pur essendo archeologi, professionalmente ricadono in categorie dierse da quelle cui il 99% di noi appartiene, facendoli sentire parte integrante e fondamentale dell'associazione, imparando a parlare anche dei loro problemi e creando una coscienza di categoria che finora è mancata.
Per pquanto riguarda noi "comuni mortali", per rispondere alle tue preoccupazioni su cosa farai della specialistica, sta progressivamente affermandosi una cultura dell'archeologia come professione, al pari (o quasi...) delle altre come l'architettura, l'ingegneria, l'avvocatura, ecc....
Testimoni ne sono gli elenchi professionali che sempre di più gli enti locali aprono anche agli archeologi, che lungi da rappresentare una tutela, come qualcuno vorrebbe, rappresentano degli strumenti utilizzati da anni dalle altre categorie professionali e a cui ci dobbiamo abituare anche noi.