Forum di ExNovo - Archeologi e Società

Resoconto della tavola rotonda di Tor Vergata, Professione Archeologo: la formazione

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Marco Amadei
view post Posted on 17/11/2008, 15:12




Il 4 novembre 2008 si è svolto presso la Facoltà di Lettere dell’Università “Tor Vergata” di Roma una tavola rotonda dal titolo “Professione Archeologo: la formazione”, organizzata da M. Donatella Gentili, docente di Antichità Italiche presso la stessa Università e membro del Direttivo Nazionale della Confederazione Italiana Archeologi e da M. Cristina Leotta membro del Direttivo Lazio della stessa associazione.
Sono intervenuti molti docenti e ricercatori di varie Università, fra i quali ricordiamo Carlo Pavolini, Luisa Migliorati, Andreina Ricci, Maria Pia Muzzioli, Alessandra Molinari, Marco Fabbri, Giovanni Azzena, Antonia Lauria.
Per la Regione Lazio è intervenuta Silvana Vitagliano del Centro Regionale Documentazione dell’Assessorato alla Cultura.
Per la Confederazione Italiana Archeologi ha posto all’attenzione varie problematiche Andrea Schiappelli, membro del Direttivo Nazionale e Responsabile del Lazio
L’on. Fabio Granata non è potuto intervenire perché convocato all’ultimo momento dalla Presidenza del Consiglio per discutere la riforma universitaria, ma ha dimostrato un grande interesse per l’iniziativa.
La sala era gremita anche da studenti e da altri colleghi archeologi operanti sul campo che sono intervenuti nel corso della mattinata.
Gli argomenti trattati sono stati:
formazione universitaria con riferimento alla Lauree vecchio ordinamento, al 3+2 tenendo conto dell’ultima riforma universitaria (Legge 270) e valutando il fatto che i nuovi laureati sembrano sempre meno preparati rispetto ai vecchi; che gli studenti sono più preoccupati di raggiungere il numero di crediti richiesti piuttosto che di imparare veramente qualcosa
formazione extra e post universitaria prendendo in esame tutta una serie di corsi tenuti da soggetti istituzionali e non, che comunque si propongono di supplire alle lacune lasciate dall’Università
sbocchi lavorativi esistenti che sembrano essere quasi esclusivamente quelli dell’archeologia preventiva, non essendo a disposizione da vari anni fondi per la ricerca pura e per la catalogazione e valorizzazione dei Beni Culturali
situazione lavorativa degli archeologi con la richiesta unanime della tutela previdenziale e retributiva e del riconoscimento a livello legislativo della professione.

L’incontro si è concluso con l’auspicio che si tratti di un primo passo verso un convegno nazionale che riprenda gli argomenti trattati. La pubblicazione di un documento che conterrà tutti gli interventi della giornata con le proposte che ne sono uscite (p.es. una migliore strutturazione del 3+2, la separazione della formazione storico-artistica da quella del territorio, la necessità di sostenere alcuni esami prima di altri) servirà come base dalla quale partire per impostare l’organizzazione del prossimo incontro che dovrà necessariamente coinvolgere docenti e studenti di tutta Italia.
 
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